Il sistema per missioni Search and Rescue ora in dotazione anche alla CP 328 “Ammiraglio Francese”
In un periodo in cui le acque territoriali rappresentano una componente estremamente sensibile per la sicurezza di uno Stato, oltre che un elemento dell’ecosistema da preservare, aumenta la domanda di soluzioni sofisticate per il loro controllo. Proprio per rispondere a queste esigenze è nato il sistema per missioni Search and Rescue sviluppato da A.ST.I.M., l’ultimo dei quali installato su una motovedetta d’altura classe 300 della Guardia Costiera Italiana. Infatti, dopo essere state adottate sulle classi 900, 800 e 400, le apparecchiature sono ora in dotazione anche alla CP 328, “Ammiraglio Francese”, mezzo in uso alla Capitaneria di Porto di Ravenna. In particolare, il sistema di missione navale SeaGuardian Tactical Mission System/EOSS-7a di A.ST.I.M. è stato scelto dalla Guardia Costiera in quanto conforme ai requisiti tecnico-operativi richiesti dal Corpo.
SeaGuardian TMS è in grado di rappresentare in ogni momento su cartografia digitale lo scenario operativo nell’area monitorata, composto da tracce radar, target AIS o provenienti anche da altri sistemi di scoperta. L’operatore può utilizzare, a sua scelta, diverse tipologie di mappe digitali a seconda della situazione tattica/operativa in cui si trova ad operare (fra cui, le moderne mappe “Blue Marble” oltre alle più tradizionali Navionics e ENC); può inoltre scegliere di rappresentare tutti i bersagli scoperti in modo fuso (data fusion), oppure filtrandoli per tipologia e sensore di scoperta, oltre a gestire griglie e pattern di ricerca precodificati e digitalizzati. Per mezzo di 4 differenti algoritmi di tracciamento (target tracking), ai quali si aggiungono 3 ulteriori diversi metodi di video tracking, anche in condizioni meteo-marine estreme è possibile sempre mantenere il puntamento di un bersaglio. Gli operatori di bordo possono visualizzare immagini, dati tattici e di sistema da qualunque monitor installato a bordo, mentre una postazione di lavoro viene dedicata alla gestione delle capacità di comando e controllo messe a disposizione dal sistema.
Insieme a questo, lo speciale sensore di sorveglianza SeaGuardian EOSS-7a si caratterizza per una capacità di visione diurna e notturna a medio raggio ed una particolare attenzione alla cyber-security: infatti, tutti i dati e le immagini prodotte vengono registrati ed, eventualmente, inviati alle sale controllo remote in modo sicuro, ovvero protetti da un sofisticatissimo sistema di crittografia. Il sistema di missione è, infatti, progettato per ricevere, trasmettere e condividere dati tattici ed immagini dei target scoperti dai sensori di bordo collegati direttamente oppure da quelli remoti (installati a bordo di altre imbarcazioni o stazione di terra interconnesse via radio data-link), componendo un sistema collaborativo ad elevate prestazioni, riducendo i tempi delle operazioni ed incidendo positivamente sulle loro probabilità di successo.
In seguito all’installazione del sistema, gli specialisti A.ST.I.M. hanno ultimato anche il training agli operatori, con simulazioni di situazioni in aula e attività in mare. Inoltre, nelle scorse settimane, a conferma dell’ormai consolidato rapporto di collaborazione tra l’azienda e la Guardia Costiera, si sono conclusi i lavori a bordo di un’altra unità navale, questa volta di tipo classe 800, per la fornitura, installazione e messa in servizio di un nuovo ed avanzato sistema di navigazione e scoperta.